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Mashrek / Arabia / Irak - Evento comunista anarchico
Thursday April 09 2009
22:59 hrs

TSUMUD! Persistere nella resistenza contro l'occupazione in Palestina

category mashrek / arabia / irak | lotte sul territorio | evento comunista anarchico author Tuesday April 07, 2009 17:49author by Federazione dei Comunisti Anarchici - FdCAauthor email fdcafano at fdca dot it Report this post to the editors

Incontro con Haggai Matar (Anarchici Contro il Muro)

Una lotta raccontata da Haggai Matar, un refusnik israeliano che nel 2001 ha rifiutato di prestare servizio e per questo ha passato due anni in carcere. Molto attivo nel movimento antimilitarista e contro l'occupazione, Matar partecipa all'iniziativa di Anarchici Contro il Muro e fa parte del Movimento per la smilitarizzazione della società israeliana, New Profile. Giovedì 9 aprile - ore 18.00 alla Sala della Pace, Via Rinalducci 11 - Fano. Presiede Khader Mussallam (Mezzaluna Rossa).

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TSUMUD! Persistere nella resistenza contro l'occupazione in Palestina

Incontro con Haggai Matar (Anarchici Contro il Muro)


Da oltre sei anni, tutti i venerdì in molti villaggi palestinesi (da Mas'ha a Budrus, da Bil'in a Jayyous, da Ni'ilin a Um Salmuna), le cui condizioni di vita sono minacciate dal passaggio del Muro, si tiene un'azione di resistenza unitaria non violenta di palestinesi, attivisti internazionali ed israeliani. In primo piano la lotta d'interposizione, con cui gli Anarchici contro il Muro, ritorcendo contro l'esercito israeliano il privilegio razzista di cui godono, cercano di ridurre la violenza militare contro le proteste palestinesi, per il solo fatto di stare con questi. Le regole di ingaggio dell'esercito, infatti, non permettono di usare contro altri israeliani le tecniche che vengono usate solitamente contro i palestinesi.

Una lotta raccontata dal giornalista Haggai Matar, un refusnik israeliano che nel 2001 ha rifiutato di prestare servizio nei Territori Occupati e per questo ha passato due anni in carcere. E' tuttora molto attivo nel movimento antimilitarista e contro l'occupazione, partecipa all'iniziativa di Anarchici contro il Muro e fa parte del Movimento per la smilitarizzazione della società israeliana, New Profile.

I governi israeliani, per mezzo d'insediamenti e occupazione armata, hanno creato un sistema unico al mondo, che combina apartheid e neocolonialismo.

Perché l'assedio di Gaza, i bombardamenti, le uccisioni dei civili, l'uso di armi illegali, l'occupazione illegale di territori palestinesi, la costruzione del muro, la discriminazione verso i cittadini e le cittadine palestinesi di Israele, la distruzione dei campi coltivati, le limitazioni all'accesso ai servizi essenziali (acqua e elettricità, istruzione e sanità) sono gravi violazioni del diritto internazionale e crimini contro l'umanità.

Nessun bisogno di sicurezza autorizza e giustifica questi comportamenti.

Israele deve essere fermata

Come ogni altro paese del mondo responsabile di tali violazioni non deve godere dell'impunità finora concessagli; ce lo chiedono: la legge internazionale, la nostra coscienza, le società civili palestinese e israeliana impegnate da anni nella resistenza nonviolenta.

Se le Nazioni Unite e l'Unione Europea continuano a ignorare il sistematico e persistente sforzo israeliano nel colonizzare la terra palestinese, nell'opprimere, spossessare, dislocare e dominare il popolo palestinese, Israele può essere fermata: anche da noi.

Partecipando alla campagna mondiale per il boicottaggio, il disinvestimento, le sanzioni nei confronti di Israele (Campagna BDS), contro aziende simbolo, per mezzo d'insediamenti e occupazione armata delle persone; con l'adesione al ricorso depositato presso la Corte Penale Internazionale da 40 avvocati di vari paesi per il riconoscimento di Israele come responsabile di crimini di guerra; con la richiesta di sospensione dell'accordo di cooperazione militare Italia-Israele finché Israele non rispetti il diritto internazionale e i diritti umani della popolazione palestinese

TSUMUD! Persistere nella resistenza contro l'occupazione in Palestina
Incontro con Haggai Matar (Anarchici Contro il Muro)

Presiede Khader Mussallam (Mezzaluna Rossa)

Sala della Pace,
Via Rinalducci 11 - Fano
Giovedì 9 aprile - ore 18.00

Organizzano:

  • Alternativa Libertaria
  • Donne in Nero
  • Movimento Internazionale della Riconciliazione
  • Movimento RadicalSocialista
  • Campagna Palestina Solidarietà


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author by FdCA Fanopublication date Tue Apr 14, 2009 18:14author email fdcafano at fdca dot itauthor address author phone Report this post to the editors

L'iniziativa svolta a Fano presso la Sala della Pace, con Haggai Matar, di Anarchici Contro il Muro, e Khader Mussallam, Mezzaluna Rossa, e organizzata da Alternativa Libertaria, Donne in Nero, MIR, MRS e Campagna Palestina Solidarietà ha rappresentato un importante segno di continuità nell'impegno di conoscenza e solidarietà con la questione palestinese, e più in generale antimilitarista, che queste e altre associazioni portano avanti da temppo nella nostra provincia.

Non è la prima volta che un rappresentante degli ACIM interviene a portarci la sua testimonianza di lotta popolare nonviolenta insieme ai palestinesi per la difesa del loro diritto alla terra e a una vita degna, e Haggai, giornalista israeliano impegnato sin da giovanissimo nelle attività antimilitariste, ha raccontato la sua presa di coscienza nel lottare contro l'occupazione ma anche contro la segregazione e il razzismo che, impedendo la conoscenza reciproca, favorisce l'accettazione da parte degli israeliani di uno stato di guerra permanente e di una militarizzazione sempre crescente della società istraeliana. Il suo intervento ha suscitato un interessante dibattito da parte dei numerosi presenti che hanno mostrato molto interessamento sulla situazione israeliana e sulle pratiche di azione indiretta messe in campo da Anarchici Contro il Muro e altre organizzazioni pacifiste israeliane, ed è stato sottolineata da alcuni interventi di parte palestinese l'importanza della solidarietà e dell'appoggio da parte israeliana per il raggiungimento di una situazione di pace e di giustizia in tutta l'area.

Al termine del dibattito un segno concreto di solidarietà e di appoggio a questa organizzazione, totalmente autofinanziata è stata la raccolta di circa 250 euro da parte dei presenti, che andranno a coprire solo parzialmente le spese legali di decine di processi a loro intentati per le azioni condotte.

 
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