[Irlanda] Perché gli studenti devono contestare questa finanziaria

Donal Ó Fallúin, militante del Workers Solidarity Movement e dell'organizzazione studentesca di base Free Education for Everyone (FEE), scrive sulla necessità di contestare la prossima Finanziaria, che si annuncia severissima.

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Perché gli studenti devono contestare questa finanziaria

Il 3 novembre, lo Stato ha risposto all'azione diretta degli studenti al Ministero delle Finanze in Merrion Row, Dublino, con un livello osceno di violenza. Le manganellate di quel giorno dovevano inviare un chiaro messaggio ad ogni persona del paese: rimanete a casa, non scendete in piazza, state zitti!

Una settimana dopo, centinaia di studenti hanno risposto in modo ugualmente chiaro davanti al commissariato di Pearse Street che non abbiamo la minima intenzione di spostarci. infatti, dal 3 novembre, le notizie sempre più orribili dei piani governativi sono emerse davanti agli occhi di tutti. Oltre alle spese di segreteria di €2.000 per gli universitari, il governo intende abbassare lo stipendio minimo. Si tratta dei soldi con i quali gli studenti devono vivere, almeno quelli abbastanza fortunati di aver trovato un lavoro di questi tempi. E non è per niente sufficiente: prendete la parola di uno che ha provato a vivere con queste cifre. Anche le nostre famiglie saranno colpiti. Tornerà la più ridicola delle tasse: la tasse sull'acqua. Verrà istituito una tassa sulla casa. Chi di noi ha visto un famigliare unirsi alla coda dei disoccupati vedrà anche i sussidi di disoccupazione tagliati. Non ci sarà scampo. Il governo sta passando il conto incorso dai ricchi ai lavoratori e i disoccupati. In un paese dove l'1% della popolazione possiede il 34% delle ricchezze, è una vera e propria vergogna che il modo migliore che il governo abbia trovato per risolvere la crisi economica sia di introdurre una tassa sull'acqua e un aumento delle spese di segreteria delle università.

Con la campagna di FEE, abbiamo sempre cercato to portare la nostra politica e le nostre azioni ad un pbblico molto più grande di quello tradizionale dei gruppi di attivisti studenteschi. In precedenza, abbiamo fatto delle azioni di solidarietà con i lavoratori che si ribellano. Abbiamo portato avanti campagne contro gli attacchi nei confronti dei lavoratori e i disoccupati. Abbiamo cercato di ridare al mondo studentesco una voce di sinistra, chiara e forte.

Ora, sappiamo qual'è il grave pericolo che si trova davanti a noi. Il pericolo di tagli selvatici e di un'entità senza precedenza. I capi dei sindacati studenteschi se ne sono andati a casa, ora che le opportunità per farsi fotografare come quelle del 3 novembre non ci sono più. Ma è proporio ora che la base degli studenti deve rimanere in piazza. Unitevi a noi il 7 dicembre, giorno della presentazione in camera della Finanziaria, per inviare un chiaro messaggio a questo governo!

Quando loro dicono "tagli", la voce degli studenti deve rispondere lungo e forte. Gli studenti devono scendere in piazza il 7 dicembre. Non abbiamo altra scelta se ci deve essere scuola e università gratis per tutti/e.

Donal Ó Fallúin

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio relazioni internazionali