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Rivolte della periferia: il movimento di occupazione delle piazze in Spagna sfida l'austerity e le i

category iberia | economia | cronaca author Sunday May 22, 2011 07:00author by Paul - Workers Solidarity Movement Report this post to the editors

Dalla scorsa domenica, le piazza delle città di tutta la Spagna sono state occupate da tende di manifestanti, infuriati contro le misure di austerità, contro l'inutilità dei politici e contro la mancanza di significato delle imminenti elezioni amministrative. [English]
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Rivolte della periferia: il movimento di occupazione delle piazze in Spagna sfida l'austerity e le inutili elezioni


Dalla scorsa domenica, le piazza delle città di tutta la Spagna sono state occupate da tende di manifestanti, infuriati contro le misure di austerità, contro l'inutilità dei politici e contro la mancanza di significato delle imminenti elezioni amministrative.

Il movimento è composto soprattutto da giovani, studenti e disoccupati o precari che si sono dati il nome di Juventud Sin Futuro e di #DemocraciaRealYa!. Bypassando le organizzazioni esistenti, partiti e sindacati, i manifestanti si sono auto-organizzati via Facebook e Twitter, alla maniera degli attivisti tunisini ed egiziani della primavera araba.

L'accampamento nella piazza centrale di Madrid Puerta del Sol è stato sgomberato con un brutale attacco da parte della polizia domenica scorsa, nella prima notte di occupazione. Ma l'intervento della polizia ha solo provocato l'afflusso di un numero maggiore di giovani che si sono ripresi la piazza il giorno seguente. Il movimento, che ora si è dato il nome di Movimento 15 Maggio - dopo l'esordio di domenica scorsa - ha messo su accampamenti in tutta la Spagna, a Barcellona, Granada, Siviglia, Valencia ed in molte altre città.

Dopo il fallimento dell'assalto della polizia all'accampamento di Madrid, lo Stato ha risposto con ulteriori minacce di repressione. La scorsa notte, la commissione elettorale ha decretato che le occupazioni sono illegali in vista delle elezioni di domenica 22 maggio e le persone dovrebbero andarsene immediatamente. L'annuncio della decisione della commissione elettorale è stata accolta nelle piazze con fischi e derisione dalle assemblee dei manifestanti che si sono rifiutati di essere messi a tacere e di essere trattati come bestiame, da cui ci si aspetta solo di soffrire in silenzio per la desolazione economica delle loro vite e dei loro quartieri per il bene dei profitti delle banche e dei padroni europei.

Furiosi contro la crescente disoccupazione e contro un sistema politico che non offre nulla salvo la competizione dei due principali partiti nel chi fa i tagli più selvaggi, i manifestanti hanno proposto il boicottaggio elettorale dei due partiti maggiori. Per il resto, stanno creando la loro agenda tramite incontri assembleari di massa, usando metodi organizzativi orizzontali, di base e democratici. I media sono completamente nel pallone per la impossibilità di trovare qualche leader o qualche figura dirigente nel movimento per poter dare consistenza alle loro demenziali teorie cospirative su chi c'è "dietro" il movimento che si ritrovano sui loro giornali. Ma i manifestanti sono completamente uniti nella determinazione di esprimersi autonomamente e di partecipare alla creazione di un cambio di direzione, senza bisogno di rappresentanti o di intermediari.

Manifestazioni di solidarietà si sono svolte in altri paesi europei, in Italia ed a Berlino. Oggi gli ispanici che vivono in Irlanda hanno annunciato alla RTE (1) che faranno un presidio silenzioso di solidarietà a sostegno del Movimento 15 Maggio a Dublino in O'Connoll Street alle 14.00.

Paul

Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali


1. Raidió Teilifís Éireann, radio/televisione pubblica irlandese.

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