Here Comes Bourgeois Socialism – Again 03:18 Apr 28 3 comments The US-Turkey stand-off in context: the US and the weaponisation of global finance 19:04 Sep 13 0 comments Fuel Price Hikes Hammer South Africa’s Working Class 17:53 Sep 20 1 comments The Davos Blind Eye: How the Rich Eat the Poor and the World 18:07 Jan 26 0 comments Riflessioni sullo stato di crisi del capitalismo 06:41 Dec 24 0 comments more >> |
Recent articles by USI Sezione di Milano
Search author name words: USI This author has not submitted any other articles.
Recent Articles about Italia / Svizzera EconomiaPer una definizione dell'imperialismo nella fase del capitalismo globa... Nov 17 17 Economie collettive e solidali, autogestione e mutualismo Jun 29 17 NO G7, ne G8 o G20 - Vogliamo Libertà, Uguaglianza, Solidarietà. May 13 17 15 Ottobre: Indignarsi non basta…
italia / svizzera |
economia |
altra stampa libertaria
Wednesday October 12, 2011 16:56 by USI Sezione di Milano - Unione Sindacale Italiana-AIT
Alla guerra dichiarata da Stato e Capitale opponiamo la nostra lotta sociale!!! Noi le vostra crisi e i vostri debiti non li vogliamo pagare! Costruiamo, a partire dai nostri posti di lavoro, nelle strade, piazze e quartieri delle nostre città, un vero e grande sciopero generale!!! 15 Ottobre: Indignarsi non basta...Alla guerra dichiarata da Stato e Capitale opponiamo la nostra lotta sociale!!!Come sempre, nella loro peggiore tradizione, hanno aspettato il periodo estivo per portare l'ennesimo attacco ai lavoratori, alle lavoratrici e ai ceti più disagiati. Questa trasversale "Banda Bassotti" che siede sulle "poltrone dorate" dei parlamenti, dei consigli d'amministrazione, delle banche nazionali ed internazionali, dei sindacati di Stato, per rispondere ai dettami delle logore e mortifere leggi economiche neoliberiste che hanno miseramente impoverito le classi subalterne di mezzo mondo, ha partorito tra agosto e settembre la cosiddetta "manovra economica". Non ci addentriamo nei particolari, ormai risaputi, degli effetti delle loro manovre che elenchiamo solo per sommi capi: aumento dell'IVA al 21% che significa aumento dei costi su molti generi anche di prima necessità; blocco salariale dei contratti fino al 2014 (e oltre) nel Pubblico Impiego, con aggiunta di dilazione per 2 anni della liquidazione e la possibilità di non ricevere la 13°mensilità; costringere le donne, anche nel settore privato, ad andare in pensione a 65 anni con progressione dal 2014 (in seguito tutti a 67); accordi aziendali peggiorativi rispetto al contratto nazionale e per scavalcare l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori che tutela dai licenziamenti introducendo anche veri e propri metodi e strumenti di controllo degni del peggior "grande fratello" (videocamere a circuito chiuso, vigilantes privati, controllo diretto ai propri computer, ecc.); riduzione ed eliminazione di molti dei servizi sociali erogati nei Comuni grazie al taglio dei contributi dallo Stato, ticket da 10€ a 50€ per le prestazioni del servizio sanitario. Risulta evidente che per fare cassa su quanto da loro dilapidato in tutti questi decenni, hanno pensato bene di andare a rivoltare ulteriormente le sempre più povere tasche della classe lavoratrice. Dove non arrivano con il prelievo fiscale alla fonte dalle buste paga, ci arrivano tagliando la spesa sociale, i servizi alla persona, ecc. Nessuna menzione ad andare a prendere i soldi là dove ci sono, e tanti: DAI RICCHI!!! Questa manovra economica è un attacco frontale al mondo del lavoro salariato da attuarsi impoverendolo ulteriormente e privandolo sempre più di ogni diritto di rappresentanza, di esistenza come attivo soggetto collettivo sociale. A conferma di ciò, senza nessun nesso plausibile con questioni puramente economiche di bilancio, si decreta la fine della contrattazione nazionale collettiva, abbattendo gli ultimi baluardi di difesa dei diritti rimasti. Si sancisce definitivamente il primato dell'impresa su quello del lavoro. Il diritto di sciopero è vanificato da continue leggi restrittive a dimostrazione però che lo strumento dello sciopero, se utilizzato in modo efficace e determinato, può ancora far paura e male ai padroni! La crisi globale è sempre più crisi di sistema prima ancora che economica e sociale. Il capitalismo e gli Stati al suo servizio sono incapaci di dare risposte alle necessità concrete del vivere sociale. Banalmente, ma è ancora drammaticamente urgente ribadirlo, il medico e la medicina non possono essere gli stessi che hanno causato la mortifera malattia! Capitale e Stati, per garantirsi la loro sopravvivenza, hanno dichiarato guerra alle loro classi subalterne. Nessuna mediazione, attuata dalla casta privilegiata dei politicanti e sindacalisti di mestiere, può renderci giustizia. Troppo spesso, in questi ultimi decenni rassegnati alla sola azione di resistenza, si è continuato a recedere, passo dopo passo, a quanto con tanti sacrifici e lotte conquistato. È ora di invertire la marcia, di tornare ad essere protagonisti del nostro presente e del nostro futuro come acerrimi nemici delle compatibilità economiche dettate da Stati e Capitale. Non diamo nessuna delega, non vogliamo nessuna rappresentanza politica in nessuno dei loro Palazzi di cui non sappiamo che farcene. Vogliamo riappropriarci del benessere sociale che noi stessi produciamo con il nostro lavoro! Vogliamo socializzare e autogestire strumenti, mezzi e metodi di produzione e consumo. Solo così potremmo garantirci il futuro di cui abbiamo diritto! Al mondo del lavoro salariato e precario proponiamo di lottare nell'immediato per:
COSTRUIAMO, A PARTIRE DAI NOSTRI POSTI DI LAVORO, NELLE STRADE, PIAZZE E QUARTIERI DELLE NOSTRE CITTA', UN VERO E GRANDE SCIOPERO GENERALE!!! UNIONE SINDACALE ITALIANA - A.I.T. Sezione di MilanoSedi: Sez. Ticinese - Via Torricelli 19 tel. 0289415932; Sez. Martesana - Via Treviso 33 Tel 0289919073 Tel3406055786 Fax 0240044537 email martesana.mi@usi-ait.org Siti Web: www.lottadiclasse.org |
Front pageSupport Sudanese anarchists in exile Joint Statement of European Anarchist Organizations International anarchist call for solidarity: Earthquake in Turkey, Syria and Kurdistan Elements of Anarchist Theory and Strategy 19 de Julio: Cuando el pueblo se levanta, escribe la historia International anarchist solidarity against Turkish state repression Declaración Anarquista Internacional por el Primero de Mayo, 2022 Le vieux monde opprime les femmes et les minorités de genre. Leur force le détruira ! Against Militarism and War: For self-organised struggle and social revolution Declaração anarquista internacional sobre a pandemia da Covid-19 Anarchist Theory and History in Global Perspective Capitalism, Anti-Capitalism and Popular Organisation [Booklet] Reflexiones sobre la situación de Afganistán South Africa: Historic rupture or warring brothers again? Death or Renewal: Is the Climate Crisis the Final Crisis? Gleichheit und Freiheit stehen nicht zur Debatte! Contre la guerre au Kurdistan irakien, contre la traîtrise du PDK Meurtre de Clément Méric : l’enjeu politique du procès en appel |