La Confederazione Rivoluzionario degli Anarcosindacalisti (RKAS - N. I. Makhno, Революционная конфедерация анархо-синдикалистов им. Н. И. Махно), nata in Ucraina nel1994, fu unadelle più note organizzazioni anarchicha che emersero dall'ex Unione Sovietica. Essenzialmente piattaformista, l'organizzazione è riuscita a raccogliere a sé una schiera di attivisti militanti che adottavano un approccio strategico e responsabile alla questione di come arrivare alla società libertaria. [English]
La Confederazione Rivoluzionario degli Anarcosindacalisti (RKAS - N. I. Makhno, Революционная конфедерация анархо-синдикалистов им. Н. И. Махно), nata in Ucraina nel1994, fu unadelle più note organizzazioni anarchicha che emersero dall'ex Unione Sovietica. Essenzialmente piattaformista, l'organizzazione è riuscita a raccogliere a sé una schiera di attivisti militanti che adottavano un approccio strategico e responsabile alla questione di come arrivare alla società libertaria.La RKAS sopravvisse molti problemi: fu coinvolto nello sciopero dei minatori e aveva molti progetti a lungo termine, ma non era immune alle liti e scissioni. Nell'ultimo anno, però, si è sentito sempre meno dall'organizzazione e così, per sapere che ne è successo e sentire cosahanno dadire sulla situazione attuale in Ucraina, i nostri compagni russi di Azione Autonoma hanno intervistato un compagno della RKAS, Samurai.
La situazione è molto difficile e sarà così per almeno un paio d'anni. Le divisioni nella società sono sempre più profonde. Quando avevo previsto tutto questo lo scorso inverno in articoli scritti all'epoca di maidan e poco dopo, nelle interviste radio fatte con voi e su Radio RKAS Libertaria, c'erano quelli che mi ridevano dietro, ora la divisione del paese e la guerra civile sono fatti. Tutto si è fatto più complicato per ragioni che hanno a che fare con la geopolitica, col nazionalismo, con l'economia e col sociale, senza dimenticare il puro accendersi delle passioni.
Per quanto riguarda la RKAS - N. I. Makhno (Confederazione Rivoluzionario degli Anarcosindacalisti), ufficialmente ma senza tanto chiasso non esiste più ed il suo nucleo militante agisce in clandestinità. Tutto questo è successo perché nella sua forma più recente la RKAS era del tutto inadeguata alle necessità della fase. Lo stesso vale per tutto il movimento anarchico russo ed ucraino. La RKAS in quanto parte di questo movimento non ha saputo superare quei limiti che mettono il movimento anarchico attualmente fuori gioco. In tutti questi anni abbiamo cercato di costruire un progetto efficace nel medio termine che si è rivelato inadeguato. Questo progetto era la RKAS. Il tempo ha dimostrato la totale inutilità dei nostri tentativi. Perché dico questo? Ci sono tre ragioni principali per spiegare perché il movimento anarchico nella sua attuale forma non ha nessun futuro. La prima è l'infantilismo della stragrande maggioranza di coloro che aderiscono al movimento. Non c'entra niente l'età, anche se la maggioranza di coloro che si dichiarano anarchici sono dei ragazzi. Per infantilismo intendo quell'abitudine mentale tipica dei bambini nell'affrontare le cose serie e quelle fondamentali, quella mancanza di serietà nella percezione delle cose serie. E che colpisce la maggioranza degli anarchici, che abbiano 14, 18, 25 anni o di più. Un atteggiamento naif ed una inefficienza tipicamente infantile. Ma sono questi oggi che formano il movimento e ne configurano l'esistenza. La seconda ragione sta nei tratti subculturali del movimento. La prova di quello che dico è contenuta in questo passaggio di un'intervista rilasciata da uno di questi anarchici sul sito di Avtonomnoje Deistviye (Azione Autonoma). Alla domanda se ci sono gruppi anarchici a Donbass viene data questa risposta:
"Di anarchici ce ne sono pochi e poco attivi. La loro influenza sulla situazione politica è inesistente. Ci sono dei gruppi non organizzati a Donetsk, Avdeevka, Kramatorsk, Gorlovka, Mariupol, Yasinovataya. Ogni gruppo ha circa 10 membri... Organizzano partite di calcetto, concerti, atttaccano adesivi, fanno scritte, ma senza nessuna sistematicità. Sono compagnie di amici".
Non c'è molto da aggiungere. Mi chiedo perché questi gruppi che si dichiarano anarchici non si uniscono in una sola organizzazione.
La domanda è retorica e la risposta è ovvia: l'infantilismo degli anarchici e la totale assenza della minima capacità di visione strategica dei leaders di questi gruppi che non riescono ad andare oltre l'azione fine a se stessa ed oltre il loro proprio ego (leggi infantilismo) per pensare ad unirsi in una sola organizzazione e fare lavoro politico.
Ne è un esempio la campagna anti-elettorale di uno dei gruppi uscito dalla RKAS, la cosiddetta Mezhdunarodnyj Souz Anarkhistov (MSA, Unione Internazionale degli Anarchici) a Donetsk. Quando sono usciti dall'organizzazione dicevano che il supposto autoritarismo della RKAS non gli dava la possibilità di realizzarsi, che ogni loro iniziativa veniva castrata. Una volta che si sono liberati della "dittatura degli organismi dirigenti della RKAS", che li mandava a volantinare davanti alle miniere ed alle fabbriche ed a diffondere il giornale, ad intervenire nei sindacati e e nelle cooperative ed a costruire un disciplinato "servizio d'ordine", una volta dunque che si sono liberati delle decisioni congressuali della RKAS che parlavano di compiti socio-politici, questi anarchici "antiautoritari" si sono costituiti in MSA ed hanno dimostrato la loro capacità strategico-tattica attaccando in tutta la città tatze-bao con scritto "Non votate - diventate vegetariani"!
E dove sono ora queste unità anti-autoritarie che hanno sistematicamente indebolito la RKAS e fatto a pezzi il movimento anarchico fin dalla loro comparsa impedendo che potesse organizzarsi una forte organizzazione politica di massa? Attaccano ancora adesivi, fanno scritte di cui non frega niente a nessuno, giocano a pallone e vanno ai concerti? Mangiano verdure e non vanno e votare? E per tutto questo hanno distrutto tutto quello che c'era di costruttivo nel movimento dicendo che non erano forme "rispettabili per il vero anarchismo"? Questo è il modo di comportarsi dei bambini monelli, che fanno giochi di disobbedienza e di scontri per bearsi di se stessi.
Terza ragione, l'anarchismo degli anarchici. Ormai gli anarchici sono diventati il maggiore ostacolo sulla strada dell'anarchia. Uso apposta questa tautologia per porre l'attenzione sula vecchia malattia di essere anti-organizzatori, distruttivi ed irresponsabili, di restare ad un livello di purezza che mina ogni lavoro costruttivo.A causa di questi errori gli anarchici non sono riusciti a fare l'organizzazione. E tutti i tentativi di provarci nella struttura offerta dalla RKAS hanno dato luogo ad una vera e propria crociata contro "l'autoritarismo e l'estremismo". Sia nel febbraio del 2013 che nella fase attuale, è emerso chiaramente questo anarchismo infantile, sub-culturale, senza speranza, qualunque sigla assumesse.
Sul futuro della RKAS, posso dire che la sua scomparsa è un passaggio tattico. Forse la RKAS riemergerà con nuove capacità, imparando dagli errori ed adeguandosi alla situazione attuale: forse avremo un nuovo nome o un paio di varianti. Ma con lo stesso spirito e la stessa idea di anarchismo che la RKAS ha cercato di mettere in pratica per più di 20 anni. Per ora, ci siamo sciolti nel tempo e nello spazio. Giusto per poco.
Per quanto riguarda i capi, a Maidan si tratta degli elementi estremisti della borghesia nazionale. E lo stesso vale per i capi dei separatisti. A est terrorizzano la gente con il Pravyj Sektor ("Settore di destra") ed invitano a combattere contro il fascismo- ma si tratta di gente che proviene dai partiti e dai movimenti fascisti russi, che condividono l'idea imperial-fascista del nazionalismo russo. I sostenitori di Barkashov, Zhirinovsky, Dugin e Limonov invitano a combattere contro il fascismo, no? Ma è un nonsense. Perché l'aspetto più triste di questa faccenda è che i fascisti ed i nazionalisti russi, insieme alle masse che loro stanno prendendo in giro, intendono per fascisti tutti gli ucraini, tutto il popolo ucraino come tale. Agli ucraini viene negata la loro storia, la loro lingua, lo stesso nome ed il diritto ad esistere. Secondo questa logica, a Donetsk, hai solo una scelta: essere russo o essere fascista. Se sei ucraino e non ne vuoi sapere del nazionalismo e del fascismo, allora non conti nulla. Se dici: "Io sono ucraino" e lo dici in ucraino, rischi di essere pestato o ucciso. Questa è la logica del "nazional-fascismo" imperiale russo. Questo fantasma si è impossessato non solo della destra filo-russa a Donetsk , ma anche di strati interi della popolazione. Persino della cosiddetta sinistra del sud-est. La manipolazione ha vinto la guerra. Ha violentato la coscienza delle masse e si vive nell'assurdo. Questo è ciò che è successo a Maidan e che sta ora accadendo nel sud-est.
Rabochiy Front è un gruppo uscito dal sindacato Ukrainian Workers Union molto prima dei fatti di Maidan. Sono operai di orientamento comunista filo-sovietico. Agli inizi dei moti a Donetsk, si misero a protezione di una statua di Lenin. Poi hanno preso parte alla conquista della sede della Regione. In generale, c'è stata una massiccia ed attiva partecipazione dei sostenitori del Partito Comunista Ucraino e di tutti i gruppi filo-sovietici all'interno del movimento separatista. Persino il partito Borot'ba ha un ruolo attivo nei fatti del sud-est. Molti vedono la Russia come l'erede dell'Unione Sovietica e si immaginano una restaurazione dell'URSS. Può sembrare ridicolo ed illogico ma la psicosi di massa è un fenomeno complesso. Basta leggersi Le Bon, Reich e Moscovici. Ora capisco come potè il Nazismo conquistare i tedeschi. Oggi nell'era del post-modernismo non funziona più nessuno degli schemi classici della visione mondiale. Per cui puoi vedere un comunista ed un fascista spalla a spalla, un imperialista ed un consiliarista alleati, come pure un anarchico ed un nazionalista. Nell'anniversario della vittoria sul fascismo, il 9 maggio, a Donetsk, durante la manifestazione antifa, mio fratello che è un sostenitore dei separatisti venne salutato col saluto antifascista "Heil Hitler", da un suo sodale membro del novimento che devastò la sede del servizio di sicurezza di Donetsk. Di fronte al mio commento sarcastico, mio fratello non potè fare altro che mugugnare timidamente.
Lo schema usato in Crimea non ha funzionato a Donbass, con la mancata veloce annessione. Circostanze diverse. Ma non credo che a Putin interessasse più di tanto.
Della regione di Lugansk non saprei dire. Ma a Donetsk molta gente non sosteneva la Repubblica Indipendente ed era a favore dell'unità ucraina. I separatisti sono meglio organizzati e più attrezzati col sostegno della Russia, ma la popolazione è divisa con una maggioranza che si oppone alla Repubblica Popolare.
La vera rivoluzione inizia quando i plebei si uniscono contro i patrizi, ma non si uccidono tra di loro per gli interessi dei ricchi. Tornando ad Odessa, non sapremo mai la verità. Uno dei separatisti mi ha detto una volta: "Certo si mente da entrambe le parti, ma tu devi scegliere le menzogne che sei pronto a difendere. Perché poi non abbia da vergognarti della tua scelta". Ecco come funziona la logica della guerra civile.
Ma io che non voglio scegliere tra due tipi di menzogne, scelgo la verità, e la verità è quando il popolo lotta contro i suoi oppressori e non contro se stesso.
Guardo al partito comunista Borot'ba con prudenza, dato che loro sono in competizione con gli anarchici. E questo vuol dire che sono nostri oppositori. Il progetto Borot'ba è molto vicino al Partito Comunista Ucraino (KPU) ed è stato creato per essere il futuro sostituto del morente KPU. Si tratta di una giovane, contemporanea e moderna versione del Partito Comunista. Vedremo presto deputati di Borot'ba sedere nel parlamento ucraino. Si stanno già preparando. In termini ideologici, "Borot'ba" è l'erede del vecchio movimento comunista che si fa carico della sua lunga storia. A cominciare dallo scontro tra Marx e Bakunin nell'Internazionale fino alla dittatura bolscevica di Lenin e Trotsky ed alla distruzione della Makhnovshchina da parte loro, da Stalin e dall'Unione Sovietica fino a Petr Simonenko, Victor Ampilov ed a Gennady Zyuganov oggi. Ecco perché non deve meravigliare perché i militanti di Borot'ba hanno aderito con entusiasmo al movimento separatista nel sud-est dell'Ucraina a fianco delle forze imperialiste e perché le loro bandiere rosse sventolano a fianco del tricolore imperiale. Ci sono anche delle pagine eroiche in questa storia, ma i comunisti statalisti resteranno sempre nemici degli anarchici, indipendentemente dalla maschera che indossano: fosse quella dell'antipatico Simonenko o del seducente Vallejo. Prima o poi ci ritroveremo faccia a faccia con loro e combatteremo contro Borot'ba, così come i bolscevichi ed i sostenitori del Makhnovismo lottarono gli uni contro gli altri al loro tempo. E' inevitabile.
So poco del progetto "Guardia Nera Ucraina" - e per ora resto alquanto scettico, alla luce delle critiche da me esposte sul movimento anarchico ucraino. Ma sarei felice di sbagliarmi.
E questo conferma tutte le conclusioni e gli sforzi a cui erano giunti i sostenitori del progetto "RKAS - N.I. Makhno". Il fallimento di questo progetto la dice lunga e fornisce una risposta alla seguente domanda: "E' possibile per gli anarchici sperare ora di far evolvere le mobilitazioni di massa sul piano della rivoluzione sociale?". L'organizzazione è un mezzo molto importante per l'esistenza delle idee. E' un'incubatrice, una scuola, una società di mutuo appoggio ed una piattaforma che produce idee e progetti; ma ancora di più, è uno strumento per realizzare quelle idee, è uno strumento di influenza ed uno strumento di lotta. Che non può essere sostituito con i gruppi di affinità. Si leggano Makhno, Arshinov, Volin, Bookchin ed alla fine tutto diventa chiaro. Come nel 1917, anche ora gli anarchici hanno perso un'occasione unica per guidare il processo.