Martedì 16 dicembre mattina abbiamo appreso la notiza dalla radio. Come in altre occasioni, ci siamo resi conto che la repressione viene a bussare alle porte delle nostre case. Questa volta è toccato alla Kasa de la Muntanya de Gracia, all'Ateneo Anarquista de Poble Sec, all'Ateneo Libertario de San Andrés, a varie case occupate, etc. [Castellano]
Anche in questo caso la polizia ha agito sotto l'egida della Corte Nazionale e della legislazione anti-terrorismo, con i suoi Mossos d'Esquadra, tante volte denunciati per torture. E ancora una volta i media hanno con la notia sotto dettatura della polizia.
A questo punto siamo in attesa di vedere come viene giustificata l'operazione di martedì mattina. Abbiamo già chiaro, tuttavia, che è una nuova azione repressive nei confronti di spazi e persone che lottano tutti i giorni contro l'oppressione dello Stato e del capitale.
Un'oppressione che proprio la settimana scorsa si è rafforzata con l'approvazione della "legge bavaglio" al Congresso dei Deputati e ieri con il nuovo accordo-truffa tra CEOE-CEPYME e CCOO - UGT.
Da ora in poi facciamo appello a tutta la CGT di mettersi a disposizione delle richieste di sostegno ai detenuti contro questa nuova escalation della repressione. Chiediamo da subito ordinato l'immediata cessazione delle attività di polizia e la libertà di tutti i detenuti. E, come abbiamo già fatto, chiediamo l'abrogazione della legislazione anti-terrorismo.
Àngel Bosqued
Secretaría Relaciones Internacionales - CGT
Traduzione a cura di Alternativa Libertaria/FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali.