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Monday February 09, 2015 00:59 by Ilan S. - Anarchists Against the Wall; A-Infos; Ahdut ilan.shalif at gmail dot com Tel Aviv
Report del 02.02.15 Gli attivisti di Bil'in non furono i primi ad aderire alla lotta popolare non armata contro il muro della separazione, contro l'occupazione e contro l'insediamento dei coloni. Tuttavia, gli attivisti di Bil'in insieme agli Anarchici Contro il Muro furono i primi a dare inizio ad una lotta persistente settimana dopo settimana. Gli attivisti dei villaggi più vicini e quelli più lontani sono venuti a Bil'in per portare il loro sostegno, per trarne ispirazione ed iniziare insieme la lotta anche nei loro villaggi. Ni'lin, Ma'sara, Beit Ummar per alcuni anni... e poi ancora altri villaggi che lottano contro l'invasione dei coloni e contro i posti di blocco degli occupanti come Nabi Saleh and Qaddum. [English] Il 20 febbraio compie 10 anni la lotta di Bil'in che ha ispirato la lotta popolare organizzata e non armataAraqeeb, Beit Ummar, Bil'in, Ma'sara, Nabi Saleh, Ni'lin, Qaddum, Sheikh Jarrah, colline a sud di HebronGli attivisti di Bil'in non furono i primi ad aderire alla lotta popolare non armata contro il muro della separazione, contro l'occupazione e contro l'insediamento dei coloni. Tuttavia, gli attivisti di Bil'in insieme agli Anarchici Contro il Muro furono i primi a dare inizio ad una lotta persistente settimana dopo settimana. Gli attivisti dei villaggi più vicini e quelli più lontani sono venuti a Bil'in per portare il loro sostegno, per trarne ispirazione ed iniziare insieme la lotta anche nei loro villaggi. Ni'lin, Ma'sara, Beit Ummar per alcuni anni... e poi ancora altri villaggi che lottano contro l'invasione dei coloni e contro i posti di blocco degli occupanti come Nabi Saleh and Qaddum. E' cresciuto il livello di organizzazione e delle attività col comitato di coordinamento delle lotte dei comitati locali e proprio recentemente col comitato di un gruppo di villaggi nel sud della Cisgiordania occupata.Bil'in Venerdì 23 gennaio 2015. Oggi a Bil'in eravamo in 12 israeliani degli Anarchici Contro il Muro, circa una dozzina di internazionali e decine di residenti. Quando abbiamo iniziato a muoverci dal villaggio in direzione dell'area delle terre restituite, le forze armate israeliane non hanno aspettato un minuto a sparare candelotti lacrimogeni. Grazie al vento favorevole, non sono riusciti a disperderci, arretrando solo un po' di fronte a spari di proiettili di gomma. Dopo più di un'ora di scontri, le forze di stato se ne sono andate. Un giovane palestinese, Mohammed Abu Rahma è stato seriamente ferito alla testa da un proiettile di gomma israeliano. Risultano colpiti e feriti dai proiettili di gomma anche altri 3 palestinesi tra cui un giornalista. https://www.facebook.com/mohamed.b.yaseen/posts/7074845...50876 https://www.facebook.com/hamza.burnat/posts/790617247658998 Hamde Abu Rahma: "Dopo che il ragazzo era stato ferito, i soldati lo hanno inseguito, dato che lui non riusciva a correre bene. Volevano arrestarlo, ma io l'ho preso tra le mie braccia e l'ho portato di corsa verso l'ambulanza. L'esercito ci sparava addosso da distanza ravvicinata. Io mi occupo di fare foto per documentare la vita sotto l'occupazione, ma quando vediamo qualcuno nei guai, scatta subito il nostro senso di umanità per cui dobbiamo sempre aiutarci l'un l'altro." https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1529933253943713 https://www.facebook.com/video.php?v=804566692925414 Bil'in - 30.01.15, tre settimane al decimo anniversario. A mezzogiorno di venerdì, 13 israeliani degli Anarchici Contro il Muro e molti attivisti internazionali si sono uniti agli attivisti di Bil'in per la manifestazione settimanale contro il muro della separazione, contro il muro ed in solidarietà con la 14enne Malak incarcerata dopo essere stata falsamente accusata di aver tirato delle pietre addosso ai soldati. Sebbene il vento da ovest portasse i gas verso di noi, alcuni manifestanti sono riusciti ad aggirare i soldati evitando così i gas. Dopo un bel pezzo, quando il gas era giunto sul villaggio, la maggior parte di noi si è dispersa. https://www.facebook.com/hamde.a.rahma/posts/1532469903...90048 https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xpf1/v/t1.0...2B43D https://www.facebook.com/mohamed.b.yaseen/posts/7111223...53769 https://www.facebook.com/video.php?v=10204973459189175&...20161 Taki Bornat: https://www.facebook.com/video.php?v=865300783491816 Haitham Al Khatib: https://www.facebook.com/video.php?v=10204973459189175 Ma'sara Venerdì 30.01.15, ancora una volta, i residenti e gli attivisti internazionali si sono radunati per fermare gli insediamenti a Ma'sara, con lo slogan "Stop al furto delle terre palestinesi". Ed ancora una volta, l'esercito ha atteso i manifestanti per tirargli addosso centinaia di candelotti lacrimogeni insieme a granate assordanti e proiettili ricoperti di gomma per fermare e reprimere il corteo. I manifestanti hanno avuto problemi respiratori a causa delle inalazioni di gas. https://www.facebook.com/PopularStruggle/posts/10226771...28046 Nabi Saleh Venerdì 23.01.15 - La manifestazione settimanale è partita da Piazza dei Martiri, con bandiere palestinesi ed egiziane e con frequenti slogan contro l'occupazione in tutte le sue forme ed espressioni. Nel tentativo di aprirsi un accesso alle terre confiscate prima di avvicinarsi al checkpoint, i manifestanti hanno subito una pioggia di centinaia di candelotti di gas tossici da parte dell'esercito, proiettili di gomma e quelli veri (noti come TOTO) sapendo che il villaggio è esposto a continui attacchi durante la chiusura settimanale del cancello di ferro all'ingresso del villaggio nonché ad incursioni con ispezioni nelle case ed arresti. Inoltre, ieri, si è visto un nuovo tipo di bombe a lunga gittata. La manifestazione di protesta a Nabi Saleh è giunta dopo una settimana di incursioni dell'esercito nel villaggio con arresti di residenti, pare usando una nuova arma che contiene uno sconosciuto componente chimico di colore arancio. https://www.facebook.com/PopularStruggle/posts/10153092...31507 Bilal Tamimi: https://www.youtube.com/watch?v=_F0DD66Hg94 http://schwarczenberg.com/?p=3360 Dvid Reeb: http://youtu.be/RDdqrINMM-M Oggi 30.01.15 Protestando contro la sistematica detenzione di bambini e minorenni da parte dell'esercito, i residenti di Nabi Saleh e gli attivisti hanno manifestato contro la recente condanna al carcere comminata alla 14enne Malak al-Khatib. Malak è stata accusata di lancio di pietre ed è stata indotta a patteggiare due mesi di prigione con una multa di 6.000 NIS (ca. €1.350 - ndt.). Attualmente è detenuta nella prigione di Hasharon, con altre detenute palestinesi. L'esercito ha tentato di disperdere i manifestanti usando gas lacrimogeni, proiettili d'acciaio ricoperti di gomma e proiettili veri ("tutu"). Un bambino è rimasto ferito da un proiettile vero e portato a Salfit per cure mediche. http://schwarczenberg.com/?p=3670 https://www.facebook.com/nariman.tamimi.1/posts/1037911...58232 https://www.facebook.com/haytham.alkhateeb/posts/102049...60612 David Reeb: http://youtu.be/29f30wRcrjA Ni'lin Un soldato israeliano che balla un canto di guerra palestinese nel corso di una protesta contro il muro dell'Apartheid nel villaggio di Ni'lin in Cisgiordania il 23.01.15. https://www.facebook.com/video.php?v=1576893669188916 Kafr Qaddum Un ragazzo palestinese è stato colpito alla testa da un candelotto lacrimogeno a Kafr Qaddum durante la manifestazione settimanale non violenta che punta a riaprire la strada chiusa del villaggio. I soldati hanno sparato sui manifestanti con proiettili di gomma e lanciato candelotti lacrimogeni provocando decine di feriti. Ma, nonostante ciò, la manifestazione è proseguita urlando per la fine delle violenze, delle punizioni collettive e del terrorismo contro l'umanità che Israele pratica ogni giorno contro i Palestinesi. Il governatore di Qalqiliya, Rafi Rawajbeh, ha partecipato alla manifestazione con alcuni rappresentanti di Al Fatah con la sua commissione colonizzazione e resistenza al muro. Guarda il video - https://www.youtube.com/watch?v=hHaJb7HoceQ 30.01.15 - Almeno un manifestante disarmato è stato colpito alla testa dall'esercito israeliano con proiettili d'acciaio ricoperti di gomma. Miracolosamente ha urlato per il dolore. Oltre cento partecipanti locali alla manifestazione settimanale a Kafr Qaddum! L'esercito israeliano ha invaso il centro del villaggio, spruzzando acqua fetida sulle case, sulle persone e sui mezzi delle TV parcheggiati lungo il percorso! https://www.facebook.com/media/set/?set=a.8782991721921...14816 https://www.youtube.com/watch?v=Z8IzhyHnHn8 Sheikh Jarrah Venerdì 23.01.15: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10153026228194183 Venerdì 30.01.15 - 5 anni fa ho imparato qui un'importante lezione sulla lotta politica, grazie agli straordinari abitanti di questo quartiere e grazie alla polizia israeliana. Ora tutto è molto più tranquillo, il che non è necessariamente una buona cosa per quanto ci riguarda. Colline a sud di Hebron 23.01.15 - Quattro palestinesi arrestati durante un'azione sulle colline sud di Hebron (villaggio di Susiya) https://www.youtube.com/watch?v=2K4ebhbLZ2o Nekodim Younes Arar: "30 gennaio 2015. I Comitati Popolari della Cisgiordania meridionale hanno organizzato oggi un piantumazione di ulivi su un terreno privato palestinese adiacente all'illegale insediamento coloniale sionista di Nekodim dove vive Avigdor Liberman, il ministro degli affari esteri dell'occupazione terrorista sionista, a est di Betlemme. Siamo stati intercettati da decine di soldati e coloni sionisti pesantemente armati mentre eravamo diretti sull'area, siamo stati attaccati e costretti e retrocedere, ma abbiamo insistito nel voler raggiungere l'area prefissata dove piantare i nostri ulivi. Per 15 anni, al proprietario del terreno non è stato permesso di entrare e di piantare alberi. Dopo circa un'ora ci hanno permesso di piantare gli alberi a patto di lasciare il luogo entro 15 minuti, il che voleva dire piantare gli alberi in solo un quarto d'ora. Ma noi una volta raggiunto il posto ci siamo preso tutto il tempo per piantare gli alberi sotto i fucili puntati dei soldati e dei coloni sionisti che hanno cercato di fermarci,di terrorizzarci, ma noi abbiamo piantato i nostri alberi." Ni'lin Saeed Amireh: "La libertà è vedere il sorriso far ritorno sul viso di ogni singola persona del villaggio oggi! Finalmente dopo tante incursioni notturne nel villaggio da parte dell'esercito con oltre 45 giovani arrestati, oggi Ni'lin celebra il rilascio di 3 di questi giovani con grande gioia e felicità! Essi sono: mio cugino Khamis Amireh di 39 anni, dopo 7 mesi passati in carcere. Khalil Amireh di 22 anni,dopo 22 mesi passati in carcere. Abed alqader Nafi di 23 anni, dopo 15 mesi di carcere. Speriamo di festeggiare al più presto la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi inshallah :-)" https://www.facebook.com/saeed.almafea/posts/1015357013...39447 Tel Aviv Giovedì 29.01.15 manifestazione in solidarietà con Malak. Eravamo circa in 100, israeliani e palestino-israeliani. Con cartelli e canti. Di fronte alla sede del comando militare israeliano. Il tribunale israeliano ha condannato una 14enne a 2 mesi di carcere e ad una multa di $1.523. Malak è ritenuta la più giovane detenuta attualmente condannata in un carcere israeliano. Lei è solo una dei 7.000 ragazzi che sono stati arrestati fin dall'inizio della seconda Intifada nel settembre 2000, molti dei quali stanno scontando la condanna. https://www.facebook.com/video.php?v=10206192179349950 Ammanettata ed in lacrime, la 14enne Malak al-Khatib del villaggio di Beitin, nel distretto di Ramallah, è stata condannata a 2 mesi di carcere dal tribunale militare di Ofer per l'accusa di lancio di pietre e possesso di un coltello. Dopo 23 giorni di detenzione, Malak è stata condannata a 2 mesi di carcere e ad una multa di 6.000 shekel ($1.523), anche se lei nutriva speranze di essere rilasciata per ritornare alla sua famiglia che vive nell'angoscia da quando Malak è stata arrestata il 31 dicembre 2014. "Non dite che non lo sapevamo", n°439 Martedì 20 gennaio 2015, i soldati sono arrivati a Rifa'iyya, un villaggio palestinese tra Dirat e Zif sulle colline a sud di Hebron, dove hanno demolito tre case ed un ovile. 28 persone sono rimaste senza un tetto. Info: amosg@shefayim.org.il Ilan Shalif http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/ Anarchici Contro Il Muro http://www.awalls.org Blog di Ahdut (Unità - organizzazione comunista anarchica israeliana): http://unityispa.wordpress.com/ Documento politico di Ahdut sulla lotta palestinese: http://www.anarkismo.net/article/27038 Traduzione a cura di Alternativa Libertaria/FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali Sito in italiano su Anarchici Contro il Muro: |
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[English] Palestina-Israele: la terza intifada è ufficialmente in corso... la lotta unitaria non cede alla pre... 16:25 Mon 04 Jan 0 comments Le autorità israeliane ammettono di non avere nessuna soluzione e nessuna strategia per fermare o anche contenere la intifada "non-organizzata" fatta per lo più a livello individuale e da giovani. Gli arresti di massa di centinaia di minorenni non sembra aver raggiunto nessun risultato. I tentativi di sgombero non si fermano, anzi sono in crescita nella Valle del Giordano, nell'Area C, a Gerusalemme e persino nei confini del 1948. Sui media israeliani la controversia riguarda il riconoscimento che c'è già un solo Stato e che bisogna organizzare un migliore ordine del Bantustan prima che la pressione internazionale costringa ad un ritiro sostanziale dai territori occupati con l'espansione del 1967. Le notizie dei media sulla campagna B.D.S. sono di solito ristrette solo ad un incremento del boicottaggio. [English] Palestina-Israele, l'unico stato che la lotta unitaria cerca di cambiare 17:39 Mon 07 Dec 0 comments Si lotta quando si ha la speranza di un cambiamento in corso. Si lotta quando ci si rifiuta di accettare lo stato di cose presente come l'unico possibile futuro. Si lotta anche quando la minima speranza tiene viva la tua dignità. E ci sono persone la cui collera è così forte che non c'è nessun ragionamento che possa trattenerle. Ora, quando sembra evaporata la speranza di un futuro migliore in comune e quando si è ridotta al minimo anche la speranza di un migliore futuro personale, la collera di tanti giovani è più forte della preservazione dell'istinto di vita... si aspetta solo quel grilletto rischioso che spinge un altro ragazzo o un'altra ragazza ad andare in una missione suicida. [English] E' il momento della Terza Intifada - la lotta unitaria continua 20:08 Sun 25 Oct 0 comments Il fallimento da parte dell'imperialismo USA nel prendere il controllo di paesi relativamente indipendenti come l'Iraq e la Siria ha portato al compromesso con l'indipendente Iran. Il ruolo minaccioso di Israele durante la trattativa ha permesso ad Israele di poter agire più liberamente nella repressione contro i Palestinesi. Il ritorno della Russia sullo scenario siriano ridà fiato ad Israele che può intensificare i suoi tentativi di assumere il controllo dell'area C in Cisgiordania. La terza intifada è una risposta disperata dei Palestinesi che vedono la fine dell'occupazione israeliana allontanarsi fino a scomparire all'orizzonte. La lotta unitaria continua non come speranza che cresce ma come tenace Tsumud (persistenza, ndt) di non arrendersi. [English] Palestina-Israele, cresce la lotta sociale non armata in risposta all'aumentare delle aggressioni di... 18:04 Fri 25 Sep 0 comments Dopo il fallimento dell'offensiva dell'anno scorso contro Hamas a Gaza, lo Stato di Israele vede diminuire il suo potere di contrattazione a livello internazionale, per cui manipola il malcontento interno aumentando l'invasione degli spazi palestinesi, sia quelli del 1967 nella Cisgiordania occupata sia all'interno dei confini del 1948. Il minore sostegno da parte delle classi dirigenti israeliane al primo ministro Netanyahu ed ai suoi accoliti lo inducono a spingere sull'azzardo politico che può trascinarlo nella sua prima grande sconfitta. Il suo fallimento nel far passare lo schema Gas e la causa civile in cui è coinvolta sua moglie, possono essere i primi segni del suo declino imminente. [English] Palestina-Israele, la lotta unitaria ha davvero cambiato il mondo 15:25 Mon 07 Sep 0 comments Il video del mancato arresto del ragazzino di 12 anni a Nabi Saleh è stato visto da milioni di persone in tutto il mondo. Quel fatto e la manifestazione unitaria del venerdì successivo hanno dimostrato ancora una volta quanto la presenza degli ebrei Israeliani Anarchici Contro il Muro abbia impedito in passato ed impedisca ora l'esaurirsi della lotta palestinese non-armata in fiumi di sangue. Furono gli spari contro Gil Naamati nel 2003 in una azione unitaria con gli Anarchici Contro il Muro che causarono uno vero e proprio scandalo mediatico in Israele (tanto da costringere il capo di stato maggiore dell'esercito a recarsi in ospedale per le scuse ufficiali) e che portarono ad un cambiamento nell'ordine di fare fuoco allo scopo di disperdere manifestazioni non autorizzate nei territori occupati, se in quelle manifestazioni vi erano presenti degli israeliani. [English] Palestina-Israele, la lotta unitaria non armata ha perso il suo carattere entusiastico di novità ma ... 16:42 Wed 02 Sep 0 comments Nessuno poteva prevedere che un campeggio unitario di attivisti palestinesi ed israeliani a Masha 12 anni fa sarebbe stato la scintilla di un ampio movimento di lotta unitaria non armata che il sistema di occupazione israeliana non è riuscito a distruggere. Nessuno si aspettava la partecipazione di migliaia di attivisti e di decine di migliaia di manifestanti. Molte piccole vittorie e la campagna internazionale B.D.S. riscaldano i cuori dei non più tanti che persistono nella lotta unitaria nonostante il lutto per coloro che sono caduti, l'empatia con i feriti e la solidarietà con gli arrestati. Il forte legame di partnership tra gli attivisti palestinesi e gli Anarchici Contro il Muro è stato sorprendente. Deludente ma non sorprendente è il modo con cui gli ambienti anarchici israeliani si sono tenuti alla larga dagli Anarchici Contro il Muro quale prioritario obiettivo di mobilitazione. Bil'in, Ni'lin, Ma'sara, Nabi Saleh e Qaddum tengono ancora alta la bandiera. [English] Palestina-Israele, gli attivisti della lotta unitaria invecchiano... ma la lotta è sempre giovane e ... 16:49 Thu 06 Aug 0 comments E' dura per molti attivisti, quando il significato reale della lotta non si concretizza in conquiste tangibili, ma in una lotta globale a livello mondiale. Questa settimana, il livello globale e quello della concretezza si sono combinati nella lotta contro la distruzione del villaggio di Susiya che ha avuto eco e sostegno a livello internazionale, costringendo Israele a rinviare se non a cancellare la demolizione del villaggio. Alle pressioni delle potenze imperiali su Israele si è aggiunto l'avvertimento della UE sull'approssimarsi di sanzioni contro il sistema bancario israeliano per il suo sostegno ai progetti dei coloni nella Cisgiordania occupata. [English] Palestina-Israele, il mondo in subbuglio; il vecchio ordine mondiale non sarà più lo stesso; e la lo... 16:42 Fri 24 Jul 0 comments L'1 gennaio del 1994 in Chiapas le masse innalzarono la bandiera della ribellione giusto dopo che il mondo capitalista aveva celebrato il suo trionfo sulle rivoluzioni del 20° secolo e si accingeva a lanciare la globalizzazione neoliberista a livello mondiale. Ma la lotta è proseguita con nuove modalità. I sorprendenti sviluppi nella Rojava, in cui le principali potenze imperialiste si trovano a dare sostegno aereo ai Curdi antiautoritari ed anticapitalisti di Siria, sono come uno stormo di passeri che segnano l'arrivo della primavera. In questo imminente cambiamento, si sviluppa il panico delle classi dirigenti sioniste israeliane di fronte alla veloce avanzata della campagna B.D.S.... Non possiamo misurare il contributo di ciascuna lotta al cambiamento, ma sembra che una quota importante spetti alle migliaia di attivisti internazionali che hanno condiviso con noi la lotta unitaria non-armata contro il muro della separazione, contro gli insediamenti e contro l'occupazione. [English] Palestina/Israele: La campagna B.D.S. ha successo e la classe dirigente israeliana ne teme gli svilu... 17:03 Wed 17 Jun 0 comments I danni della campagna BDS sull'economia israeliana sembrano essere ancora marginali... ma questi margini si stanno allargando velocemente. Già alcune imprese sottoposte a pressione perché operanti nelle aree degli insediamenti dell'occupazione del 1967, si stanno ritirando nei territori israeliani del 1948, pur rinunciando così agli aiuti governativi e ad una manodopera a minor costo. I media israeliani si riempiono di avvertimenti e dei timori dei commercianti. Ormai è evidente la connessione tra la lotta unitaria nelle manifestazioni e la campagna BDS con lo sviluppo dei boicottaggio. [English] more >>Sulle attuali proteste in Libano: è meglio se la primavera arriva in ritardo? Sep 27 0 comments Le grandi mobilitazioni che hanno attraversato il Medio Oriente alla fine del 2010 sono state riassorbite se non addirittura trasformate in devastanti conflitti tra forze autoritarie in competizione. Quell'ondata risparmiò il Libano, che dopo il ritiro delle truppe siriane (di Assad) nel 2005 era governato da una classe dirigente che aveva da una parte i filo-iraniani, cioè la coalizione 8 marzo, guidata dagli "sciiti" di Hezbollah e dall'altro i filo-sauditi della coalizione 14 marzo, guidata dall'oligarca "sunnita" Hariri. Bil'in - 10 anni di lotta unitaria e persistente Mar 05 0 comments Gli abitanti del villaggio palestinese di Bil'in lottano da 10 anni contro la costruzione del muro della separazione ed il conseguente esproprio delle loro terre. E' stata da subito una lotta non-violenta, portata avanti insieme ad attivisti ebreo-israeliani ed internazionali, che ha influenzato dozzine di altre lotte similari in tutta la Cisgiordania. In questo contributo, l'anarchico israeliano Ilan Shalif spiega qual è il significato della resistenza di Bil'in e vi ripercorre la sua esperienza personale. [English] Rojava: Fantasie e realtà Nov 08 0 comments La resistenza a Kobane che dura da oltre 45 giorni ha spostato l'attenzione dei rivoluzionari di tutto il mondo sulla Rojava. Grazie al lavoro svolto da Azione Rivoluzionaria Anarchica (DAF, Turchia, ndt), i compagni anarchici di varie parti del mondo hanno inviato messaggi di solidarietà alla resistenza di Kobane (1). Questa posizione internazionalista è di grande importanza per il popolo che resiste a Kobane. Tuttavia, se non analizziamo cosa sta accadendo veramente e se invece facciamo del romanticismo, i nostri sogni potrebbero essere delusi in un breve lasso di tempo. [English] La sperimentazione del Kurdistan Occidentale (Kurdistan siriano) ha dimostrato che il popolo può cam... Sep 03 0 comments Ciò che leggerete di seguito è l'esperienza della mia visita di un paio di settimane nel maggio di quest'anno, 2014, nel Nord Est della Siria o Kurdistan siriano (Ovest del Kurdistan) con un mio caro amico. Durante la visita abbiamo avuto piena libertà e l'opportunità di vedere e di parlare con chiunque. Incluse donne, uomini, giovani e partiti politici. Ci sono più di 20 partiti dai curdi ai cristiani, alcuni sono nell'Auto Amministrazione Democratica (DSA) o Autogestione Democratica (DSM) della regione di Al-Jazera. Al-Jazera è una delle tre regioni (cantoni) del Kurdistan dell'Ovest. Abbiamo incontrato anche i partiti politici curdi e cristiani che non fanno parte della DSA o della DSM. Inoltre abbiamo incontrato i vertici della DSM, membri di diversi comitati, gruppi locali e comuni così come uomini d'affari, negozianti, lavoratori, persone al mercato e gente che semplicemente camminava per strada. Vita e opera dell'anarchico Omar Aziz... Sep 11 0 comments Omar Aziz nacque a Damasco. Rientrò in Siria dal suo esilio in Arabia Saudita e negli Stati Uniti nei primi giorni della rivoluzione siriana. Intellettuale, economista, anarchico, marito e padre, all'età di 63 anni si è impegnato nella lotta rivoluzionaria. Lavorò con attivisti locali per raccogliere e distribuire aiuti umanitari nei sobborghi di Damasco, posti sotto assedio dal regime. Attraverso scritti ed attività ha promosso l'autogoverno locale, l'organizzazione orizzontale, la cooperazione, la solidarietà e il mutuo sostegno, quali mezzi attraverso i quali le persone possono liberarsi dalla tirannia dello Stato. Insieme con i suoi compagni, Aziz fondò il primo Consiglio Locale a Barzeh, Damasco. L'esempio si è poi diffuso attraverso la Siria e con esso sono nati alcuni dei più promettenti e duraturi esempi di autorganizzazione non gerarchica nei paesi della Primavera araba. [Ελληνικά] more >>Cade il muro israeliano a Bil'in in Palestina Jul 08 Federazione dei Comunisti Anarchici 0 comments Una lotta durata 6 anni e 4 mesi ha costretto lo Stato di Israele a restituire quasi metà delle terre sottratte al villaggio di Bil'in e che erano destinate alla costruzione dell'insediamento coloniale di Modi'in Illit. La rimozione del vecchio muro della separazione è la vittoria della lotta unitaria che, a Bil'in come in tanti altri villaggi della Cisgiordania, vede insieme ogni settimana Palestinesi ed attivisti israeliani ed internazionali sfidare le forze di occupazione, per restituire la libertà e la terra ai palestinesi. Israele-Palestina: L'assassinio di Ahmad Husam Yousef Mousa Jul 30 Anarchists Against the Wall 0 comments Ahmad Husam Yousef Mousa, di 10 anni, è stato assassinato ieri mentre manifestava insieme agli amici contro il muro della separazione che attualmente si sta costruendo sui terreni del suo villaggio, Ni'ilin. Arrivati al cantiere del muro, i militari hanno sparato proiettili di gomma verso i ragazzi, che hanno poi cominciato a ritirarsi. A quel punto, uno dei militari ha sparato un proiettile carico alla testa di Ahmad da una distanza di circa 10 metri. Bil'in, prosegue la lotta unitaria non-violenta nonostante le provocazioni e la crisi militare Jul 17 FdCA 0 comments In un momento di escalation drammatico come questo sostenere, diffondere e rendere merito a questi piccoli/grandi momenti di lotta di base non violenta, che con continuità resistono ad opporsi alle logiche di stato, di dominio e di violenza, è forse la sola risposta che possiamo dare come comunisti anarchici per la costruzione di una società senza muri, senza stati e senza frontiere, senza più guerre. |