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Le agenzie di "analisi" di rischio e violazione delle sovranità

category italia / svizzera | imperialismo / guerra | opinione / analisi author Sunday November 19, 2017 02:34author by BrunoL - 1of Anarkismo Editorial Group Report this post to the editors

Le agenzie di "analisi" sono società private statunitensi che operano come vettori del casinò finanziario globale, generando la subordinazione di intere società.

Le agenzie di "analisi" sono società private statunitensi che operano come vettori del casinò finanziario globale, generando la subordinazione di intere società. Ciò accade in tutti i paesi del "mondo occidentale" allargato, con le regioni eurasiatiche sotto l'influenza diretta di Cina, Russia e India che possono subire altre proiezioni di potere. Nel caso dell'America Latina, oggi abbiamo un doppio intervento, sia da parte delle potenze occidentali - con gli Stati Uniti in testa - che della crescente presenza cinese in tutti gli strati dell'economia reale. Qui, facciamo una breve digressione sul ruolo da attore politico assunto dalle agenzie di "analisi" nell'Europa post-crisi nel 2008 e poi torniamo nel continente sudamericano osservando una delle possibilità sprecate nel periodo precedente.

Le agenzie di "analisi" di rischio e violazione delle sovranità
Le agenzie di "analisi" sono società private statunitensi che operano come vettori del casinò finanziario globale, generando la subordinazione di intere società. Ciò accade in tutti i paesi del "mondo occidentale" allargato, con le regioni eurasiatiche sotto l'influenza diretta di Cina, Russia e India che possono subire altre proiezioni di potere. Nel caso dell'America Latina, oggi abbiamo un doppio intervento, sia da parte delle potenze occidentali - con gli Stati Uniti in testa - che della crescente presenza cinese in tutti gli strati dell'economia reale. Qui, facciamo una breve digressione sul ruolo da attore politico assunto dalle agenzie di "analisi" nell'Europa post-crisi nel 2008 e poi torniamo nel continente sudamericano osservando una delle possibilità sprecate nel periodo precedente.

Bisogna sempre chiedersi. Cosa legittima le agenzie di rischio? I contratti di fondi di investimento che controllano i maggiori volumi di investimento del casinò finanziario globale. In teoria, le cosiddette agenzie di analisi di rischio produrrebbero indicatori credibili per gli investitori interessati all'acquisto di azioni o debiti sotto forma di obbligazioni o prodotti finanziari esotici generati da agenti economici privati. Questo in origine, perché la rilevanza di queste società di beni simbolici è cresciuta. Direi che queste agenzie, a cominciare dalle tre più grandi, S&P, Moody's e Fitch Rating sono un tassello fondamentale del capitalismo nella sua fase finanziaria, rafforzando un meccanismo di legittimazione che rafforza e protegge il ruolo dannoso svolto dalla speculazione finanziaria.

L'attacco all'Europa meridionale nel forzare la manovra di aggiustamento post 2008-2009

Al culmine della fase di "aggiustamento" della farsa denominata crisi, dello scoppio della bolla immobiliare statunitense e della vendita di derivati basati su mutui non coperti, le agenzie di "analisi" hanno contribuito a peggiorare l'impoverimento dell'Europa meridionale. S & P puntava le sue batterie direttamente contro l'Europa. È la stessa agenzia che fino a pochi giorni prima della bancarotta di Lehman Brothers - nel settembre 2008 - l'aveva classificata come AAA. Ricorda un po' quello che fece la società contabile Arthur Andersen con la società energetica Enron, che aveva richiesto il fallimento nel dicembre 2001 dopo un esercizio contabile "creativo". La differenza è che Arthur Andersen aveva sollecitato il consiglio di amministrazione di Enron direttamente a svolgere un'indagine sulle frodi corroborate dall'audit, mentre S&P ha agito senza essere disturbata dalle autorità dell'Unione Europea.

I fatti sono rivelatori. Il 13 gennaio 2012, S&P ha abbassato il rating del debito (e delle obbligazioni) di nove paesi europei, tra cui la Francia, la potenza latina dell'Eurozona nonchè rivale della Germania nel progetto di Europa Unita. Il 16 gennaio 2012 si sono viste le conseguenze, con la creazione dello European Financial Stability Facility (EFSF, vedi esm.europa.eu), composto da tutti gli Stati già deprezzati dalla stessa agenzia. Immediatamente, l'ex vicepresidente di Goldman Sachs e quindi (attuale) presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha chiesto ai paesi membri di accelerare l'azione di aggiustamenti per l'austerità. Vale la pena notare che l'ESM, l'ente di gestione dell'EFSF, ha sede a Lussemburgo, un paradiso fiscale continentale ed è gestito come fondo di investimento e di stabilità per l'Europa post-2008. In pratica, opera come legittimatore del più grande trasferimento di reddito collettivo verso scopi privati ​​nella storia dell'umanità.

Quello che è successo nel 2012 è stato la base per il sistema di dominio che ne è seguito. Sia S&P che lo stesso Draghi sono agenti e attori direttamente responsabili della cosiddetta frode denominata "crisi" che ha colpito l'Europa, in particolare l'"Europa meridionale". Per magia scompariva la relazione causale diretta tra l'aumento del debito pubblico dei paesi membri, frutto del maggiore trasferimento di ricchezza in forma finanziaria, ed il deprezzamento del reddito collettivo, quando gli Stati distribuivano risorse pubbliche a banche private insolventi dopo aver rilevato derivati insolventi.
Quando il movimento per un'altra globalizzazione si espanse negli anni '90, una delle bandiere condivise era l'istituzione della Tobin Tax, che gravava sulla speculazione internazionale. Era poco. Ma puntava a smantellare il potere legittimante delle istituzioni finanziarie che impongono la loro volontà agli Stati sovrani e ai governi eletti, comprese le agenzie di "analisi".

Il gioco d'azzardo e il divertimento non sono senza "rischio" per gli amanti della roulette del casinò. Come era augurabile, il tentativo di risposta legale e istituzionale è giunto dall'interno delle strutture di potere dell'Occidente. Il procuratore della città di Trani, Michele Ruggiero, aprì all'epoca nella zona di Milano, un'inchiesta insieme alla Guardia di Finanza (legata al Tesoro italiano, ma con altre funzioni di polizia) ed avviò una perquisizione nelle sedi delle agenzie suddette nella città che aveva consacrato Silvio Berlusconi come presidente di una squadra di calcio con proiezioni "populiste di destra". S&P e Moody's erano (e lo sono tuttora) sotto il tiro della giustizia italiana, proprio perché hanno presumibilmente fatto ciò di cui sono accusate: manipolazione di dati seguiti da giudizi sconsiderati e infondati. S&P nel luglio 2011 e Moody's nel maggio dello stesso anno avevano di fatto influenzato gli eventi politici italiani sulla base di rapporti apparentemente "tecnici" agendo sulla dinamica politica in corso (prima nel Parlamento e poi sui mercati). Oltre al tradizionale effetto panico di massa, i rapporti delle agenzie misero contro il muro la capacità di comando dello stesso governo italiano. Le agenzie di "analisi" rovesciarono un governo sovrano nel mezzo di un'Europa unita. Immaginarsi cosa potrebbero fare o non fare con i paesi dell'America Latina!

La grande chance persa per una nuova architettura finanziaria
I nostri paesi semi-periferici potrebbero avere misure di protezione reciproca, come fondi di emergenza e indici di rischio (già previsti nel Fondo di salvataggio e nella Banca dei BRICS), al di fuori delle strutture stabilite dall'egemonia finanziaria attuale da cui si ricevono solo minacce dirette. Questa tendenza è stata interrotta dalla svolta a destra del Brasile. È necessario capire che l'interiorizzazione degli interessi esterni penetra negli Stati attraverso le porte girevoli tra sistema finanziario, autorità monetaria e carte ministeriali che formano la "squadra economica". Quindi, per quanto surreale possa sembrare, gli indicatori del debito di un paese - e dei suoi titoli di debito pubblico - sono indici stabiliti da società private di analisi di rischio (di default possibile), ovvero Standard & Poor's, Moody's e Fitch. Per le agenzie di finanziamento capitalista, le informazioni prodotte attraverso queste società sono considerate superiori a quelle coprodotte dalle autorità di paesi come Brasile, Russia, India, Indonesia, Cina e Corea del Sud. Rimuovere l'assurda legittimità del "rischio" e allo stesso tempo l'avvio di accordi multilaterali alla ricerca di nuovi supporti finanziari al di là del fattore dollaro-dollaro, come una possibile valuta emergente, sarebbe stato un bel primo passo. Io lo avrei fatto
Il ruolo delle agenzie "di rischio" e la loro proiezione di interessi in America Latina potrebbero indebolirsi e l'equilibrio comincerebbe a mutare se i blocchi regionali o nazionali, come Celac, Unasur e Mercosur, e la relazione Brasile-Sud Africa, costringessero a una nuova condizione di contrattazione all'interno dei BRICS. Invece, con la svolta a destra nel continente, è stato fatto il contrario e ora la Cina scommette sulla acquisizione e sul controllo delle attuali possibilità di produzione primaria e sulle infrastrutture esistenti, concorrendo direttamente con gli Stati Uniti nella sua stessa area di influenza diretta. L'America Latina, con il Brasile in testa, persegue l'intenzione di interiorizzare gli interessi esterni in nome del "paese". La dannazione dell'eredità coloniale continua a perseguitarci.
E' la versione attuale della maledizione di Malinche [espressione messicana che indica la subordinazione degli interessi nazionali a quelli del capitale straniero, soprattutto nord-americano, ndt], invece di "esportare" stagno, rame, argento e oro per coniare le monete europee, oggi esportiamo ricchezza in forma finanziaria. I dividendi vanno e ci sono impegni di debito collettivo. Le nostre popolazioni sono sotto il giogo dell'imperialismo moderno.

Bruno Lima Rocha insegna relazioni internazionali e scienze poitiche (www.estrategiaeanalise.com.br para textos e áudios / estrategiaeanaliseblog.com para vídeos e entrevistas / blimarocha@gmail.com para E-mail e Facebook)

(traduzione a cura di Alternativa Libertaria/fdca - Ufficio Relazioni Internazionali)

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