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Ignorate dalle grandi compagnie di Telecomunicazione, le comunita' emarginate di Detroit si stanno costruendo una propria Rete Internet

category nord america / messico | lotte sul territorio | intervista author Saturday March 10, 2018 15:12author by Kaleigh Rogers Report this post to the editors

Un numero crescente di abitanti di Detroit, escusi dalla digitalizzazione, hanno avviato un movimento di base per costruirsi internet da soli. Il Detroit Community Technology Project e' una coalizione di membri della comunità e di diverse realtà no-profit. Hanno iniziato coprendo tre quartieri scarsamente serviti, installando internet ad alta velocità che trasmette connessioni condivise da un'antenna posta in cima all'edificio più alto della strada e dentro le case di persone che se ne erano andate da molto tempo. Hanno chiamato il progetto “Equitable Internet Initiative”.Il 40% degli abitanti di detroit non ha nessun accesso a internet.

Spesso si pensa che ad essere bloccati senza un accesso ad internet siano solo gli abitanti dell'America rurale. Ma perfino nelle città più grandi e popolose una significativa fetta di popolazione non può andare online.
Prendiamo Detroit, dove, secondo i dati della Federal Communications Commission il 40% della popolazione non ha accesso ad internet da casa, e non stiamo parlando solo di connessioni veloci. Il 70% dei bambini in età scolare non ha accesso alla rete da casa. Detroit ha uno dei divari digitali più ampi del paese, dice la FCC.
“Quando pensi a tutti i modi in cui internet influisce sulla nostra vita e di come sia possibile che il 40% degli abitanti di Detroit non abbia l'accesso alla rete, inizi a capire come mai la città è rimasta bloccata per così tanto tempo in questa disparità economica”, mi dice Diana Nucera, direttrice del Detroit Community Technology Project.
La Nucera fa parte di un numero crescente di abitanti di Detroit che hanno avviato un movimento di base per colmare questa lacuna, costruendosi internet da soli. E' una coalizione di membri della comunità e di diverse realtà no-profit. Hanno iniziato coprendo tre quartieri scarsamente serviti, installando internet ad alta velocità che trasmette connessioni condivise da un'antenna posta in cima all'edificio più alto della strada e dentro le case di persone che se ne erano andate da molto tempo. Hanno chiamato il progetto “Equitable Internet Initiative”.
Il problema non riguardava solo i costi, proibitivi per molti abitanti, ma anche le infrastrutture. La Nucera racconta che a causa dei problemi economici della città, molte grandi aziende di telecomunicazione non hanno ritenuto opportuno investire nell'espansione delle proprie reti sul territorio cittadino. La città è piena di cavi in fibra ottica che non sono collegati né a case né ad attività commerciali, una sorta di relitti dei giorni migliori.
Sempre secondo la Nucera, gli abitanti che non possono permettersi internet godono spesso di sussidi cittadini o federali come ad esempio i buoni pasto. L'intero progetto è partito la scorsa estate, con l'arruolamento di amministratori digitali, cittadini di ogni quartiere interessati a far parte di questa coalizione senza scopo di lucro facendo un po' di tutto, dal passaparola all'insegnamento della cultura digitale, passando per l'installazione dei router e per il cablaggio della fibra.
Molte di queste persone non avevano nessuna esperienza tecnica in questo campo, ma dopo un periodo di formazione di 20 settimane sono diventati capaci di installare, risolvere i problemi e gestire interamente una rete. Inoltre stanno ancora puntando a diffondere l'alfabetizzazione digitale, in modo tale che ognuno poi possa realmente possedere una propria rete.
“Vogliamo assicurarci che non ci stiamo limitando ad installare tutte le attrezzature, ma anche educando la comunità”, dice Rita Ramirez, una degli steward che lavora al progetto nel quartiere sud occidentale della città.
Uno dei componenti che i gruppi sono più desiderosi di sviluppare è la rete intranet che deriverà dal collegamento di diversi edifici (circa 50 per ogni quartiere) ad una connessione wireless condivisa. Si stanno incoraggiando i residenti a sfruttare questa intranet e a creare strumenti condivisi come un forum e una rete di comunicazione di emergenza completamente localizzata e sicura.
In una città che si sta ricostruendo dopo un decennio di turbolenze economiche, internet non può più essere un lusso per soli ricchi. Il rinascimento di Detroit non avrà luogo fino a che ogni comunità residente in città non avrà accesso agli strumenti base del lavoro moderno, dell'istruzione, della sanità e della comunicazione. Tutta Detroit (o certamente almeno più del 60% dei suoi abitanti) ha bisogno di un accesso a internet e la struttura attuale imposta dalla grandi compagnie di telecomunicazione non hanno reso tutto ciù un obiettivo facile da raggiungere.
Nucera conclude ricordando che “la comunicazione è un diritto umano fondamentale. Quello che stiamo facendo è giustizia digitale”.

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