Comunicato di Alternative Libertaire
Lo Stato francese ha scelto la strada della escalation militare in Afghanistan. Non solo si aumenteranno di 1.000 unità le forze sul terreno portandole entro l'estate a 2.700 uomini, ma si manderà un battaglione di 700 soldati in una zona operativa caratterizzata da un'intensità di conflitto superiore a quella dell'area di Kabul dove attualmente è stabilito il quartier generale della task force francese. [ Français ]
Prendiamo per esempio, la difesa dei diritti delle donne da parte dei sostenitori del "diritto all'intervento umanitario". Per le donne Afghane, ecco quali sono i quanto meno tragici risultati dell'occupazione: 88% di analfabetismo tra le donne, 60% di matrimoni forzati, 1 donna su 9 muore dopo il parto. Oggi, l'Afghanistan è l'unico paese al mondo in cui il tasso di suicidi tra le donne supera quello tra gli uomini.
Inoltre ci sono quelle promesse di sviluppo economico che non si sono mai realizzate. Il solo settore che tira è quello della produzione di oppio e della sua trasformazione in eroina.
Ovviamente, nel prendere la sua decisione, Sarkozy non ha affatto pensato agli uomini ed alle donne che vivono in Afghanistan. Per lui, la sola cosa che conta era entrare in sintonia con la politica guerrafondaia di Bush, col quale Sarkozy condivide il sogno della egemonia occidentale su tutte le risorse del pianeta. Se ieri si trattava di ergere la linea dura contro l'Iran, oggi si tratta dell'invio di rinforzi nel pantano Afghano, e domani magari la completa riabilitazione francese nella NATO.
Alternative Libertaire chiede l'immediato ritiro dall'Afghanistan di tutte le truppe di occupazione della Francia e della NATO. Le ingenti risorse finanziarie spese per le spedizioni militari in Asia ed in Africa devono essere usate per i settori socialmente utili, come la sanità e l'istruzione. Invitiamo alla mobilitazione contro l'imperialismo e contro la criminale ideologia dello "scontro di cviltà".
Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali