Oscailt"Seek Ye First the Political Kingdom"? Learning from Kwame Nkrumah's Failures in GhanaTOKOLOGO: Newsletter of the Tokologo African Anarchist Collective # 5/62016-04-05T06:38:06+08:00Anarkismoanarkismoeditors@lists.riseup.nethttp://www.anarkismo.net/atomfullposts?story_id=29208http://www.anarkismo.net/graphics/feedlogo.gifitalian translationhttp://www.anarkismo.net/article/29208#comment162672016-04-05T06:38:06+08:00Alternativa Libertaria/FdCA"Per prima cosa prendere il potere politico"? Lezioni dal fallimento di Kwame Nk...<strong>"Per prima cosa prendere il potere politico"? Lezioni dal fallimento di Kwame Nkrumah in Ghana</strong><br />
A cura di: LUCKY, MTHAMBEKI, NKULULEKO, NONZUKISO, PITSO, SIXOKA, WARREN<br />
Pubblicato su TOKOLOGO: Newsletter del Tokologo African Anarchist Collective n° 5/6<br />
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Il Ghana, Africa Occidentale, era fino al 1957 una colonia britannica chiamata "Costa d'oro". E' stato il primo paese indipendente dell'Africa "nera" dopo le riforme e le lotte degli anni '40 e '50. Il nuovo presidente, il brillante Kwame Nkrumah, ed il suo partito Convention People's Party (CPP), avevano lottato per l'indipendenza. Ora puntavano a grandi cambiamenti nella società, giungendo a parlare persino di socialismo. Così Nkrumah propose un governo di unità africano per tutto il continente: era nato il Panafricanismo.<br />
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Ma alla metà degli anni '60, le speranze erano svanite. Ci furono buone riforme nel campo dell'istruzione e dei servizi e il rispetto reciproco tra gli Africani che contribuirono a rimuovere i danni del colonialismo. Ma il CPP era nel frattempo diventato una dittatura, con un culto della personalità verso il presidente Nkrumah. I sindacati e le lotte furono soppressi. L'economia era in crisi. Una nuova classe dirigente aveva dirottato l'indipendenza e le risorse. Quando i militari presero il potere nel 1966, il popolo festeggiava per le strade. Oggi il Ghana è uno dei paesi africani più poveri.<br />
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Cos'è che non funzionò e quale lezione possiamo trarre noi anarchici da questa esperienza? Nkrumah era uno dei punti di riferimento per il modello nazionalista africano, ma quello che è successo mette in luce i punti di forza ed i limiti del nazionalismo africano in quanto progetto basato sulla costruzione di partiti interclassisti, finalizzato alla conquista dello Stato, ad individuare i nemici primariamente nell'imperialismo e nel colonialismo, perseguendo la soluzione di uno stato indipendente.<br />
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Dunque, la lezione del Ghana è essenziale e rimane ampiamente applicabile a paesi come il Sud Africa, in cui il nazionalismo africano è stato e rimane una corrente molto potente. Possiamo imparare, soprattutto, che le rivoluzioni e le lotte sono facilmente dirottabili da parte delle classi dirigenti per i loro propri scopi. I quali vanno sempre contro gli interessi delle masse.<br />
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Usare lo Stato è la strada sicura per creare una nuova classe dirigente. Lo slogan di Nkrumah: "Per prima cosa prendere il potere politico e tutte le altre cose verranno dopo" è dannoso. Bisogna dire invece: Tutto il potere ai lavoratori ed ai poveri.<br />
<strong>IL GHANA COLONIA BRITANNICA</strong><br />
La colonia della "Costa d'Oro" comprendeva società africane come il regno (impero) Asante, che aveva al suo interno divisioni di classe, c'era una classe dominante ed una storia di schiavitù e di tratta degli schiavi. La colonia era governata da funzionari britannici, dai re e dai capi africani e dalla minoritaria elite d'affari africana istruita e collegata alle scuole missionarie e di stato.<br />
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Ma a comandare erano i Britannici. La società era gerarchicizzata. Non c'era alcuna finzione di “democrazia.” Sebbene i Britannici avessero portato la ferrovia e gli ospedali, c'erano pur sempre tanta povertà e tanto razzismo. L'economia si basava sulla vendita di materie prime (metalli e colture redditizie) al Regno Unito. Il che significava dipendere dai prezzi che si stabilivano a Londra, spesso bassi con conseguenti pressioni a produrre di più.<br />
<strong>DECOLONIZZAZIONE</strong><br />
Dopo la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) ci furono agitazioni di massa dei disoccupati nella zona portuale di Sekondi-Takoradi (“Tadi”) ed ad Accra da parte di contadini e reduci di colore. Ci furono disordini nel 1948 dopo che 3 manifestanti erano stati colpiti durante una manifestazione ad Accra. Il sindacato Trade Union Congress (TUC) formatosi nel 1945, indisse uno sciopero generale nel 1950.<br />
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I Britannici avevano introdotto delle riforme politiche negli anni '40, consentendo la formazione di sindacati (1941) e poi allargando il numero dei rappresentanti eletti nel Consiglio Legislativo (1946) ma erano elezioni di capi tribali.<br />
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Il partito United Gold Coast Convention (UGCC) (1947) guidato dalla elite africana voleva le riforme elettorali, voleva sbarazzarsi dei capi, per poter dare spazio agli uomini d'affari che guidavano l'UGCC. Al pari dell'ANC e di altri partiti sud-africani, l'UGCC era stato formato ed era controllato da una frustrata elite africana. Prese le distanze dalle agitazioni e dall'appello di Nkrumah ad usare l'azione di massa ("azione positiva") per ottenere ulteriori e radicali cambiamenti. Nkrumah aveva 4 lauree ottenute negli USA, dove era vissuto dal 1935 al 1945, ed aveva fatto ritorno in Ghana nel 1947 dopo 2 anni passati nel Regno Unito.<br />
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Il suo ritorno portò alla formazione del partito di rottura di Nkrumah: il CPP (1949), con lo scopo di guidare le lotte di massa verso una piena indipendenza statale. Nel 1951 ci furono le prime elezioni parlamentari (il paese era ancora governato dal Regno Unito) che furono vinte dal CPP, per cui Nkrumah divenne Primo Ministro. Dopo le elezioni, il CPP portò il Ghana all'indipendenza.<br />
<strong>CONSOLIDAMENTO DELLA NUOVA CLASSE DIRIGENTE</strong><br />
Ma il nuovo governo del CPP ebbe un'evoluzione che lo trasformò in un partito-stato. Lo Stato divenne la dimora dove far crescere la nuova classe dirigente. La vecchia classe dirigente, i capi tribali, furono o emarginati o cooptati nel CPP. Nel 1958 venne promulgata una legge che consentiva la detenzione senza processo. Nel 1962 lo Stato controllava i principali giornali e poteva applicare la censura alle notizie.<br />
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L'accesso al potere statale era la chiave per lo sviluppo della nuova classe dirigente africana: uscita frustrata dal colonialismo, usò per sè remunerazioni statali, contratti ed accordi su base corruttoria per arricchirsi. I report sugli illeciti erano ampiamente diffusi.<br />
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Più la ricchezza dello Stato andava ad arricchire la classe dirigente, più quest'ultima si abbarbicava febbrilmente allo Stato, sopprimendo eventuali rivali e proteste, spingendo verso una maggiore proprietà statale delle risorse.<br />
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Nel 1964 il CPP era diventato l'unico partito legale, incentrato sul culto della personalità e sulla rete di relazioni intorno a Nkrumah, divenuto intanto Presidente-a-vita. Le sezioni del CPP e gli organismi ad esso collegati come i gruppi giovanili ne rafforzavano il controllo in tutto il paese. Il CPP si preoccupò di collocare i suoi uomini nelle posizioni chiave di varie agenzie governative.<br />
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In quanto anarchici sappiamo come lo Stato non può essere usato dalle masse popolari. Lo Stato è un'istituzione gerarchica che mette sempre il potere nelle mani di una classe dirigente minoritaria. Così come la classe dirigente britannica e quella dei capi africani erano state estromesse dal nuovo Stato, la nuova classe dirigente incentrata nel CPP ne fece ingresso. La natura dello Stato fa sì che la nuova classe dirigente, al pari della vecchia, guardi al popolo come ad una risorsa di lavoro, denaro e tasse - e ad una minaccia da tenere sotto controllo, anche con i fucili se necessario.<br />
<strong>VERSO IL CAPITALISMO DI STATO</strong><br />
Nkrumah riteneva correttamente che il Ghana sarebbe rimasto economicamente una “colonia” del Regno Unito (o degli USA) se la sua economia non fosse cambiata. Diede inizio a programmi per industrializzare l'economia (costruendo fabbriche e infrastrutture) così da poter trasformare le materie prime e creare posti di lavoro. Agli inizi questa politica incoraggiò gli investimenti dall'estero (soprattutto Regno Unito ed USA), ma non funzionò perchè lasciava intatte le relazioni dell'era coloniale.<br />
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La differenza col passato era che la nuova classe dirigente ghanese ne traeva maggiori profitti. Ma gli effetti sull'industria erano limitati.<br />
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Così il partito di Nkrumah diede impulso alla industrializzazione di stato. Il programma prevedeva notevoli sforzi come costruire una enorme rete di dighe per produrre energia idroelettrica, industrie di stato, protezionismo, per quel modello noto col nome di "industrializzazione di sostituzione" (delle importazioni).<br />
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Ma sebbene Nkrumah lo chiamasse "socialismo" (ed era in parte influenzato al sistema marxista in Russia), la realtà era che le nuove industrie di Stato erano, come altrove, nient'altro che capitalismo di stato. C'era il lavoro salariato e la produzione di merci e servizi era destinata alla loro commercializzazione. E, di nuovo, la nuova classe dirigente di stato mungeva dai nuovi progetti per il proprio tornaconto.<br />
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Quel crescente ruolo dello Stato non era affatto socialismo, ma solo il furto eretto a sistema da una nuova classe dirigente per accedere alla ricchezza e costruire industrie capitaliste. La struttura gerarchica nelle industrie di stato era la stessa vigente nel sistema gerachico dello Stato e del partito.<br />
<strong>LE CATENE DELL'ECONOMIA MONDIALE</strong><br />
Inoltre, uno sviluppo capitalista nazionale ed indipendente in un mondo dominato dal capitalismo internazionale era del tutto improbabile. Per finanziare il nuovo sistema, lo Stato a guida CPP contava sul denaro ricavato dalle esportazioni, specialmente di cacao. I prezzi del cacao salirono vertiginosamente negli anni '50 fino agli inizi degli anni '60. Tutti i soldi finirono nelle casse dello Stato attraverso le "agenzie di mercato" governative. Vale a dire che i contadini vendevano la materia prima allo Stato a prezzi bassi, poi veniva rivenduta oltremare a prezzi più alti, rendendo alti profitti.<br />
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Ma i prezzi di beni come il cacao iniziarono a scendere agli inizi degli anni '60 e lo Stato subì delle perdite. Per cui si indebitò pesantemente, precipitando in una grave situazione debitoria.<br />
<strong>ATTACCO AL POPOLO</strong><br />
Il nuovo sistema non aveva messo il potere nelle mani della gente comune. Era la nuova classe dirigente incentrata nel CPP e nello stato che controllava tutto, decideva le priorità e gli obiettivi. Il ruolo della classe operaia e dei contadini era quello di fornire manodopera, tasse e materie prime. Il linguaggio radicale e persino le sincere affermazioni di carattere socialista di alcuni dirigenti del CPP (come lo stesso Nkrumah che era esente dalla corruzione, a differenza dei suoi seguaci), non cambiarono la situazione.<br />
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La nuova classe dirigente sfruttava il popolo ed il nuovo stato stava in piedi grazie alla repressione ed al controllo della classe lavoratrice.<br />
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La legge del 1958 sulle Relazioni Industriali concentrava i sindacati in un unico organismo gestito dal partito, unico detentore dei diritti legali e di contrattazione. I lavoratori urbani vennero sempre più definiti come un'elite egoista ("aristocrazia operaia") che sabotava la nazione con le loro richieste salariali. Non ci fu quasi nessuno sciopero indetto dal TUC a gestione CPP. In molti settori gli scioperi vennero proibiti.<br />
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Nel 1961, uno sciopero imponente iniziò da Sekondi-Takoradi, coinvolgendo le ferrovie, contro le tasse crescenti e contro i modelli di "risparmio forzoso". Coinvolse i disoccupati ed anche i piccoli commercianti: la "gente comune" contro la classe dirigente del CPP. Dopo lo sciopero, Nkrumah fece arrestare i dirigenti ed i politici coinvolti.<br />
<strong>FINE DELLE ILLUSIONI</strong><br />
Molte persone nutrivano tante speranze nel Ghana ed in Nkrumah. La vittoria sui Britannici aveva creato degli entusiasmi e la "stella nera" del Ghana sembrava indicare la luce per una nuova e prosperosa Africa, libera dal lascito del colonialismo, del razzismo e dei conflitti.<br />
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Ma l'uso dello Stato ed un partito politico avevano portato esattamente all'opposto: una nuova classe dirigente si era impadronita della decolonizzazione per il suo proprio tornaconto.<br />
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La classe lavorarice ghanese ed i poveri avevano continuato a soffrire mentre la nuova classe dirigente ed i loro partners stranieri (inizialmente Regno Unito ed USA, poi la marxista URSS e le sue colonie) diventavano più ricchi. Il sostegno delle masse era stato costruito attraverso il culto della personalità, che vedeva Nkrumah trattato come Superman.<br />
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Nel 1966, i militari fecero un colpo di stato contro Nkrumah, mentre si trovava all'estero. Non vi è dubbio sul fatto che la CIA diede una mano al complotto militare.<br />
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Ma questo non spiega perchè la gente ballava felice nelle strade quando Nkrumah venne rovesciato.<br />
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C'erano anche gli operai di Sekondi-Takoradi, che erano stati fedeli sostenitori del CPP negli anni '50. Le masse non avevano più illusioni e non fecero nulla per fermare il colpo di stato. Nkrumah si dimise in disgrazia.<br />
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Tutto era diventato una cosa gestita dal partito e dallo Stato, non dal popolo. Ed è proprio qui che avevano avuto inizio i problemi. L'imperialismo e la CIA hanno avuto un ruolo nel colpire il Ghana indipendente, ma la classe dirigente locale, che aveva dirottato la lotta anticoloniale, è ugualmente colpevole della distruzione del paese.<br />
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E la visione nazionalista di Nkrumah, persino nella sua fase marxista, nonostante le sue eroiche intenzioni, aveva contribuito a spianare la strada, col suo statalismo, col suo autoritarismo ed col suo progetto capitalista interclassista.<br />
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(traduzione a cura di ALternativa Libertaria/fdca - Ufficio Relazioni Internazionali)<br />