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Mentre si avvicina la scadenza del processo per l'assassinio delle tre militanti curde, dalle organizzazioni curde arriva la richiesta di fare luce anche sui mandanti Oggi, le bande criminali che gli Stati avevano creato per i loro interessi si stanno ritirando da Kobanê lasciandosi alle spalle le rovine che hanno provocato. Mentre l'eco della vittoria della resistenza sale per le vie di Kobanê, si rafforza la convinzione della libertà al di sopra delle stesse rovine. Come ebbe a dire il compagno Durruti:"Non abbiamo paura delle rovine". Oggi e domani, a Kobanê ed in molti altri posti, sappiamo che una nuova vita nascerà tra quelle stesse rovine. [English] Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato che le forze speciali USA hanno ucciso Osama bin Laden e altre quattro persone, incluso almeno un membro della sua famiglia. Il mondo non si è certo impoverito con la morte dell'architetto delle atrocità dell'11 settembre 2001 e, visti i suoi standard, bin Laden non può lamentarsi per il trattamento ricevuto. Il problema, comunque, non è questo. [English]
Lo Stato francese ha scelto la strada della escalation militare in Afghanistan. Non solo si aumenteranno di 1.000 unità le forze sul terreno portandole entro l'estate a 2.700 uomini, ma si manderà un battaglione di 700 soldati in una zona operativa caratterizzata da un'intensità di conflitto superiore a quella dell'area di Kabul dove attualmente è stabilito il quartier generale della task force francese. [ Français ]
La pace nel Mediterraneo infatti non può contare sulle missioni militari di pace, ma solo sulla rinascita della società civile e sulla ripresa dell'autonomia del movimento dei lavoratori in ogni singolo paese, insieme ad una smilitarizzazione ed al disarmo su tutti i fronti.
Gli USA devono andarsene immediatamente dall'Iraq e dall'Afghanistan, così come devono smettere di sostenere Israele. Dare sostegno alla persistente occupazione dell'Iraq è una giustificazione per la persistente imposizione del dominio degli Stati Uniti.
Compie 60 anni il processo di costruzione dell’Unione Europea, iniziato nel 1957 e passato attraverso varie fasi che hanno fatto scempio delle buone intenzioni dei vari movimenti federalisti europei e che oggi alimentano -a destra come in certa sinistra- spinte nazionalitarie e sovraniste che non spostano di un millimetro la questione fondamentale fin dalle origini: il parto tutto capitalistico dello spazio europeo.
Chi ha tutto l'interesse ad arruolare, addestrare e strumentalizzare i miliziani jihadisti, temo che non insegua affatto delle finalità religiose. Mi riferisco a quei manovratori politici che siedono nelle "alte sfere" del potere che agiscono sul terreno internazionale. L'Isis si insinua dentro i conflitti intestini al mondo islamico, in primis nello scontro secolare tra sunniti e sciiti, per rovesciare i rapporti di forza vigenti nel quadro politico arabo-islamico, in regioni geopolitiche e strategiche assai delicate e determinanti per le sorti del capitalismo, quali il Medio Oriente o il Golfo Persico, non soltanto perché ricche di materie prime e giacimenti petroliferi. Da noi, nelle società secolarizzate occidentali, gli ideali religiosi sono stati soppiantati da altri moventi, che costituiscono dei veri e propri surrogati della dimensione religiosa. Mi viene in mente il tifo calcistico, giusto per indicare un esempio...
Lo Stato francese, che ha riunito a Strasburgo i capi di Stato della NATO in occasione del vertice di questa organizzazione al servizio delle politiche imperialiste, ha fatto di tutto perché la contestazione non si potesse esprimere. [Français]
Lo scenario internazionale si sta obiettivamente annuvolando. All'imperialismo statunitense, sempre più all'attacco a far tempo dalla implosione dell'URSS, si va contrapponendo un nuovo imperialismo russo, che nell'aggressività del primo trova ottimi appigli per dispiegarsi. Il nazionalismo grande-russo grazie a Stalin ritornò alla grande nella società sovietica (ormai tale di nome, ma non più di fatto), e certamente ha patito le più dolorose ferite nel periodo dalla caduta di Gorbaciov fino all'avvento al potere di Putin...
Questa Europa nasce come creatura politicamente dominata da classi politiche antidemocratiche su mandato del capitale industrial/finanziario. Questa classe politica ha il compito di effettuare una vasta serie di riforme non solo smantellando le conquiste dei lavoratori nel trentennio successivo alla II Guerra Mondiale, ma di creare una situazione di peggioramento riportando il mondo del lavoro in una situazione ancor più grave di quella che vide il nascere dei movimenti di riscossa di coloro che vivono solo potendo dare in affitto la propria forza-lavoro. more >>
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato che le forze speciali USA hanno ucciso Osama bin Laden e altre quattro persone, incluso almeno un membro della sua famiglia. Il mondo non si è certo impoverito con la morte dell'architetto delle atrocità dell'11 settembre 2001 e, visti i suoi standard, bin Laden non può lamentarsi per il trattamento ricevuto. Il problema, comunque, non è questo. [English]
Lo Stato francese ha scelto la strada della escalation militare in Afghanistan. Non solo si aumenteranno di 1.000 unità le forze sul terreno portandole entro l'estate a 2.700 uomini, ma si manderà un battaglione di 700 soldati in una zona operativa caratterizzata da un'intensità di conflitto superiore a quella dell'area di Kabul dove attualmente è stabilito il quartier generale della task force francese. [ Français ]
La pace nel Mediterraneo infatti non può contare sulle missioni militari di pace, ma solo sulla rinascita della società civile e sulla ripresa dell'autonomia del movimento dei lavoratori in ogni singolo paese, insieme ad una smilitarizzazione ed al disarmo su tutti i fronti.
Gli USA devono andarsene immediatamente dall'Iraq e dall'Afghanistan, così come devono smettere di sostenere Israele. Dare sostegno alla persistente occupazione dell'Iraq è una giustificazione per la persistente imposizione del dominio degli Stati Uniti. |